Una review pubblicata su Lancet ha il pregio di affrontare il problema pratico di cercare di predire l’evoluzione del quadro individuale verso la disabilità e la possibilità di rispondere a un opportuno intervento terapeutico e di proporre a tal fine possibili soluzioni alternative al modello fenotipico della fragilità.
Sta di fatto che l’intervento da sempre riconosciuto come estremamente efficace è il sostegno all’attivazione psicofisica, sia autogestita sia – quando il quadro è evoluto – attuata con l’aiuto di un professionista o di un caregiver opportunamente formato.
L’articolo [PDF: 296 Kb]
Da CARE 3, 2013
Fonte: Clegg A, Young J, Iliffe S, Rikkert MO, Rockwood K. Lancet 2013; 381: 752-762