I ricercatori dell’Harvard Medical School di Boston, utilizzando i dati del ben noto Framimgham Offspring Study, hanno studiato una coorte di oltre 3000 individui appartenenti alla popolazione generale, seguita per un arco di tempo di circa 25 anni attraverso periodici controlli, allo scopo di valutarne l’incidenza di eventi CV (coronaropatie, eventi cerebrovascolari, arteriopatie e scompenso cardiaco) e correlarla quindi alla (eventuale) sospensione del fumo e all’aumento di peso osservato nei primi 4 anni successivi all’abbandono del tabacco.
I dati hanno confermato innanzitutto un aumento di peso medio variabile da 3 a 4 kg sia nei diabetici che nei non diabetici che smettevano di fumare, ma hanno anche indicato che l’incidenza di eventi CV nei fumatori si manteneva costantemente su valori più elevati (5,9 per 100 controlli/persona) rispetto a coloro che avevano smesso di fumare sia recentemente (3,2%) che in tempi meno recenti (2,4%).
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Da CARE 3, 2013
Fonti: Clair C et al, JAMA 2013; 309: 1014-1021 e Zoghbi WA, Holmes DR,JAMA 2013; 309: 1117-1118