Le infezioni fungine invasive costituiscono una causa significativa di morbilità e mortalità soprattutto nei pazienti immunocompromessi, con un incremento significativo negli ultimi trent’anni.
Negli Stati Uniti l’ospedalizzazione per qualsiasi tipo di infezione fungina è cresciuta del 5,7% all’anno dal 1980 al 1994, probabilmente a causa di un aumento nel numero dei pazienti sensibili a questo tipo di infezione, a un cambiamento nelle procedure di trapianto e a un incremento nell’uso di nuovi agenti immunosoppressivi per le patologie autoimmunitarie.
Joseph Menzin e i suoi collaboratori del Boston Health Economics hanno quindi deciso di avviare uno studio retropettivo utilizzando i dati relativi all’anno 2004 dell’Healthcare Cost and Utilization Project-nationwide Inpatient Sample, un database gestito dall’Agency for Healthcare Research and Quality con i record di circa 8 milioni di ospedalizzazioni in oltre 1000 strutture sanitarie statunitensi, che rappresentano circa il 20% di tutte le ospedalizzazioni degli Stati Uniti…
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Supplemento a CARE 2, 2013
Fonte: Menzin J, Meyers JL, Friedman M et al. Am J Health-Syst Pharm 2009; 66: 1711-1717