A detta degli esperti, la condivisione dei dati sanitari di un paziente tra medici e famigliari, se correttamente applicata, potrebbe trasformarsi in un formidabile meccanismo di comunicazione tra le persone interessate alla sua assistenza e portare benefici all’intera catena assistenziale.
Questa ipotesi è stata testata da un gruppo di ricercatori dell’US Department of Veterans Affairs attraverso un’indagine condotta sugli utenti di My HealtheVet, il sistema di PHR sviluppato dalla omonima organizzazione per i suoi centri che operano negli Stati Uniti, e pubblicata di recente
sugli Annals of Internal Medicine.
L’articolo [PDF: 82 Kb]
da CARE 1, 2012
Fonte
Zulman DM, Nazi KM, Turvey CL et al. Ann Intern Med 2011; 155: 805-810
Feeley TW, Shine KI. Ann Intern Med 2011; 155: 853-854