Importanza della diagnosi e della gestione integrata.
Secondo un report dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, oltre 250 milioni di persone nel mondo sono esposte ad un rischio molto alto di morbilità e mortalità cardiovascolare in giovane età a causa di profili genetici che promuovono disordini lipidici ereditari. Le dislipidemie familiari sono infatti condizioni dismetaboliche che rappresentano uno dei principali fattori di rischio cardiocerebrovascolare e, in quanto tali, sono tra le patologie per le quali è previsto l’impiego di farmaci ipolipemizzanti in regime di rimborso, secondo la Nota 13 AIFA.
Le dislipidemie familiari sono malattie su base genetica (a carattere autosomico recessivo, dominante o codominante, a seconda della malattia) caratterizzate da elevati livelli di alcune frazioni lipidiche plasmatiche e, spesso, da una grave e precoce insorgenza di malattie cardiovascolari. [Nota 13 AIFA]
L’articolo [PDF: 88 Kb]
da CARE 3, 2011