La mediazione interculturale finalizzata alla promozione della salute può essere definita come “la messa in campo di strategie comunicative capaci di facilitare una relazione terapeutica efficace tra sistema sanitario e paziente appartenenti a contesti culturali diversi” (Geraci et al, 2005). Si tratta di un processo in continua trasformazione, come lo è lo stesso fenomeno migratorio, alquanto complesso, poiché travalica la semplice capacità di comprensione linguistica per abbracciare la dimensione simbolica e quella più ampiamente culturale.
Il mediatore si configura quindi come quel ‘terzo soggetto’, che ha il mandato di rendere possibile una relazione di comunicazione sufficientemente efficace o comunque di massimizzarne l’efficacia; per dirla ancora più semplicemente, un ruolo di ‘facilitazione’.
La parola chiave [PDF: 182 Kb]
da CARE 4, 2005
Maurizio Marceca
Agenzia di Sanità Pubblica del Lazio