Carla Collicelli: obiettivi di sviluppo sostenibile, una strada in salita

Abbiamo chiesto a Carla Collicelli, sociologa del welfare e della salute e referente per l’obiettivo 3 ‘Salute e benessere’ dell’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile, quale impatto ha avuto la pandemia sul raggiungimento di questo obiettivo in Italia e nel mondo e quanto le iniziative previste dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza vadano nella giusta direzione per imprimere un’accelerazione al conseguimento di tutti e 17 gli obiettivi di sviluppo sostenibile previsti dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.

governance sicilia

Nella Regione Sicilia è stato avviato da parte del Servizio Farmaceutico dell’Assessorato della Salute in collaborazione con la Centrale Unica di Committenza, che dipende dall’Assessorato dell’Economia, un processo di semplificazione che ha ridotto di diversi mesi il tempo di accesso ai nuovi farmaci a vantaggio dei cittadini siciliani e del servizio sanitario regionale. Lo raccontano Pasquale Cananzi, dirigente responsabile del Servizio ‘Farmaceutica’ dell’Assessorato per la Salute della Regione Sicilia, e Grazia Palazzolo, referente tecnico della Centrale Unica di Committenza.
E nella semplificazione dei percorsi di accesso alle terapie, nell’individuazione delle migliori opzioni costo/trattamento e nella gestione delle innovazioni è cruciale anche il ruolo del farmacista ospedaliero e territoriale, ricorda Maurizio Pastorello, Direttore del Dipartimento Interaziendale Farmaceutico dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Palermo.

Francesco Schiavone

Contribuire alla cultura della valutazione della performance del servizio regionale campano attraverso il monitoraggio dei percorsi di cura oncologici: questo è l’obiettivo del progetto Val.Pe.ROC descrittoci da Francesco Schiavone, professore di Economia dell’Università degli Studi di Napoli “Parthenope”, e fortemente voluto da Attilio Bianchi, direttore generale dell’Istituto Nazionale Tumori Fondazione Pascale, e Sandro Pignata, responsabile scientifico della Rete Oncologica Campana.
Alta soddisfazione dell’utenza, elevato grado di multidisciplinarietà dei Gruppi Oncologici Multidisciplinari, bassa percentuale di esami diagnostici inappropriati sono i dati che certificano la qualità del lavoro svolto dalla rete oncologica campana. Riduzione del tempo di presa in carico del paziente e ampliamento del numero dei medici di medicina generale coinvolti nella rete sono gli aspetti sui quali si sta intervenendo per migliorare le performance.

fibroma uterino

Il fibroma è già da tempo considerato un vero e proprio problema di salute pubblica, a causa dell’elevato consumo privato di risorse sanitarie e l’importante carico indiretto per una sintomatologia, spesso invalidante, e le complicanze ostetrico-ginecologiche, incompatibili con la vita lavorativa.
La Fondazione ReS (Ricerca e Salute) ha condotto uno studio per fornire la prevalenza del fibroma uterino dal 2015 al 2019 e approfondire l’approccio farmacologico e chirurgico nella pratica clinica italiana dal punto di vista del Servizio Sanitario Nazionale (SSN).

risorse umane

L’ONU, nei suoi obiettivi per uno sviluppo sostenibile, e l’OMS, nella recente “Strategia per la forza lavoro per la salute”, hanno evidenziato come gli operatori sanitari, il cui lavoro è promuovere e migliorare la salute, abbiano un ruolo fondamentale nella realizzazione del principio dell’universalità di accesso all’assistenza sanitaria. Il Global Health Observatory dell’OMS pubblica i dati sulla densità della forza lavoro in sanità per vari paesi e per tipo di profilo (medici, infermieri e ostetriche, dentisti, farmacisti e altre categorie), ma alcuni limiti metodologici, nonché la mancanza di standardizzazione tra le fonti e le differenze potenziali da paese a paese nella definizione di alcuni profili professionali, limitano la comparabilità di questi numeri.

eccellenza diagnostica

Nonostante gli importanti passi avanti in ambito tecnologico consentano oggi di strutturare percorsi diagnostico-terapeutici appropriati, non tutti i cittadini riescono però ad accedere in modo equo a una diagnostica di eccellenza., sottolinea Kathryn McDonald del Center for Diagnostic Excellence, Armstrong Institute for Patient Safety and Quality della Johns Hopkins University di Baltimora (Usa), nel viewpoint pubblicato su JAMA.

I ricercatori dell’Università di Chicago hanno esplorato, tramite un’analisi spaziale dei dati (Exploratory Spatial Data Analysis, ESDA), le differenze nei tassi di mortalità per covid-19 durante il primo anno della pandemia negli Stati Uniti per ottenere informazioni su come il razzismo strutturale presente negli Stati Uniti sia strettamente associato alla mortalità per covid-19. La prospettiva spaziale ha permesso di esaminare la potenziale eterogeneità dell’influenza di questo fattore nei diversi gruppi etnici e nei contesti rurali, suburbani e urbani.

screening oncologico

L’indagine condotta da Fedewa e colleghi ha analizzato la prevalenza dello screening per il carcinoma alla mammella, al collo dell’utero e al colon-retto, confrontando i dati raccolti dal Behavioral Risk Factor Surveillance System (un sistema di indagini sanitarie telefoniche, istituito nel 1984 dai Centres for Diseases Control and Pevention per raccogliere informazioni sui comportamenti a rischio per la salute, sulle pratiche cliniche preventive e l’accesso ai servizi sanitari negli Stati Uniti) nel 2020 rispetto agli anni precedenti, con l’obiettivo di comprendere se le disuguaglianze nell’accesso agli screening legate all’appartenenza etnica e allo stato socioeconomico fossero peggiorate durante la pandemia.